Futura Memoria Adriatica 2020
RESTITUZIONE PUBBLICA RESIDENZE ARTISTICHE FUTURA MEMORIA ADRIATICA
Dopo una settimana di residenze artistiche eventi e workshop con la popolazione. Danzatrici, coreografe, musicisti e filmmaker che hanno animato i comuni di Montecilfone e San Felice del Molise, chiuderanno nel weekend il Festival Futura Memoria Adriatica 2020 con una due giorni di restituzione al pubblico delle residenze artistiche.
Le performance si svolgeranno a Montecilfone, sabato 10 dalle ore 17.30 nel piazzale antistante le scuole elementari, e a San Felice del Molise domenica 11 ottobre sempre dalle ore 17.30 presso il Caffè Letterario di Palazzo Quinzi (in caso di pioggia l’evento si svolgerà nella Sala Consiliare).
Di seguito le performance e gli artisti che si esibiranno nei due comuni:
Le terre delle aquile – Aida Llukaj (Albania)
‘ngi ne? – Alisia Ialicicco (Italia)
Incomunicante – Elena Copelli (Italia)
Commerison_movement – Josipa Bubas e Tomislav Čuveljak (Croazia)
Mall – Irida Gjergji (Albania)
Gli artisti italiani, albanesi e croati hanno avuto modo, in questa settimana, di vivere i luoghi ripopolati dalle popolazioni albanesi e croate 500 anni fa e conoscere le genti che ancora vivono e parlano le antiche lingue albanesi e croate. Grazie a questi incontri nascono le performance che saranno presentate al pubblico e che, attraverso il teatro danza, creeranno un nuovo linguaggio comunicativo tra le due sponde dell’Adriatico.
Info e prenotazioni al 349.6103282
WORKSHOP GRATUITI DI TEATRO DANZA A MONTECILFONE E SAN FELICE DEL MOLISE
Al via le iscrizioni per i workshop tenuti dagli artisti in residenza nei comuni di San Felice del Molise e Montecilfone. I laboratori sono gratuiti aperti a chiunque voglia cimentarsi nel teatro danza, non sono richieste esperienze particolari o pregresse ma solo tanta voglia di mettersi in gioco nello scoprire le potenzialità fisiche ed emotive di ognuno di noi.
I laboratori si terranno dal 05 al 09 ottobre in orario pomeridiano con apertura al pubblico il 10 e 11 ottobre. Per maggiori informazioni e per segnalare la propria partecipazione inviare una mail a segreteria@frentaniateatri.it o telefonare al numero 349.6103282.
A Montecilfone Workshop di Teatro Danza sul tema del linguaggio del corpo, tenuto dalla coreografa Elena Copelli (Bologna).In questo workshop studieremo come il linguaggio del corpo, che usiamo tutti i giorni senza esserne coscienti, ci permette di comunicare senza bisogno di parlare o di usare la stessa lingua. Indagheremo tutte le storie incredibili che il nostro corpo può raccontare attraverso esercizi, giochi e pratiche che ho sperimentato e creato in questi anni di studio sull’argomento.
Coreografa e performer, Elena Copelli, dopo aver lavorato in produzioni di danza e teatro, ha iniziato la sua ricerca coreografica nel 2011 e nel 2016 ha fondato la compagnia Elena Copelli Project. Le sue performance di teatro danza sono state selezionate da festival italiani e stranieri; ha tenuto workshops e vinto residenze, grazie ai suoi progetti di ricerca sull’uso della luce, il coinvolgimento del pubblico e le sue performance site-specific.
A San Felice del Molise Workshop di Teatro danza sulla Conversazione tenuto dalla danzatrice, coreografa croata Josipa Bubaš
Attraverso la conversazione, l’improvvisazione e il movimento apriamo il tema dell’essere donna, affrontando ruoli quotidiani, tradizionali e contemporanei. Utilizzeremo gesti quotidiani per tradurli in danza e movimento. Condivideremo storie usando la voce, il movimento creativo, l’improvvisazione e le parole. Cercheremo di scoprire schemi profondamente radicati, giocando e trascendendo con loro, per arrivare ad una creazione scenica in site specific.
Josipa Bubaš è un artista, ballerina, critica d’arte e autore di Zagabria. Come interprete e coreografa. Ha preso parte a numerosi progetti in Croazia e all’estero. Critica d’arte ed insegnante. Bubaš ha un dottorato in scienze umanistiche interdisciplinari, e si occupa di filosofia dell’incarnazione e della pratica di tecniche di movimento nella ricerca artistica.
DANZE POPOLARI ALBANESI E MUSICA BALCANICA A MONTECILFONE
Domenica 04 ottobre dalle 19.00 a Montecilfone in Piazza Centro Comunità (accanto al Municipio)
nuovo appuntamento con il Festival Futura Memoria Adriatica!
Alle 19.00 esibizione di danze tradizionali albanesi con la danzatrice Brunilda Lato e i danzatori dell’Associazione AGIMI Molise.
a seguire CONCERTO con la Maxmaber Orkestar
La Maxmaber Orkestar si forma nel 2003 a Trieste, il porto austroungarico dove la Mitteleuropa si incontra con il Mediterraneo, una città che è passaggio naturale tra Est e Ovest europei.
Voci, fisarmonica, sax, violino, chitarre, batteria e basso vi condurranno in un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Ex Jugoslavia e del Mediterraneo. Klezmer, vecchie canzoni italiane e jugoslave, valzer e mazurke, musica rom, sevdalinke bosniache e danze dalla Serbia, Croazia e dalla Macedonia si intrecciano in un sound allegro e malinconico allo stesso tempo. Dai nostri viaggi vagabondi attraverso tutta l’Italia e l’Europa, dalla Sicilia al Mare del Nord, dalla Spagna ai Balcani, sono nati i brani originali, che ci riportano sempre a casa. Lasciatevi sorprendere, divertitevi, cantate con noi, viaggiate con la fantasia e commuovetevi, ma alla fine sarete trascinati a ballare sull’onda della nostra musica!
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria al 349.6103282
Evento organizzato nel rispetto delle normative anticovid vigenti.
APERTURA FESTIVAL
Sabato 26 settembre alle ore 18.00, presso il Caffè Letterario di San Felice del Molise, al via il Festival Futura Memoria Adriatica 2020.
Dopo la presentazione del Festival che si svolgerà nei comuni di San Felice del Molise e Montecilfone, seguirà il concerto
SARABANDA POSTCOMUNISTA
con Irida Gjergji (viola e voce)
Giacomo Salario (pianoforte)
Walter Caratelli (batteria)
Un monologo in jazz.
Una biografia traslata e musicata sul tema delle radici. Sulla condizione dell’emigrare/immigrare, sull’incertezza di questo doppio passo. Il passo forzato verso la nuova terra, la nuova cultura, e il desiderio di ritrovarsi e riconoscere le proprie radici. Lo spettacolo si compone di racconti, brani, suoni e ritmi della tradizione popolare albanese rivisitati in chiave contemporanea. È il risultato dell’incontro tra un’attrice e violista classica albanese, immigrata da più di dieci anni, e due musicisti italiani di estrazione squisitamente jazzistica Terreno comune della ricerca è il tentativo di intrecciare il suono alla parola, di farle fluire naturalmente in aneddoti di stupore e danze animate. I racconti mettono in risalto lampi di storia dell’Albania abbandonata e dell’Italia vissuta, accompagnati dallo scorrere fluido e sincopato del jazz e dai tempi dispari, quasi imprevedibili, delle danze balcaniche, che colorano le atmosfere ora nostalgiche, ora divertenti del monologo. Sarabanda Postcomunista è un teatro-concerto in cui si balla dentro il racconto. E’ un flusso che parla del crescere e del diventare, che riflette sul passato e sul presente per inventare il futuro, un luogo in cui tutti siamo stranieri.
Residenza per artisti operanti nel teatro danza
Prima edizione
Bando di partecipazione
Le guerre, la fame, le tirannie portarono masse di popolo ad emigrare, a trovare nuovi posti e nuove occasioni di lavoro e di vita. Così è stato per le comunità albanesi, serbo-croate che hanno raggiunto il Molise nella metà del XV secolo, a distanza di pochi anni ma per la stessa ragione: il dilagare dei Turchi nella penisola balcanica. Comunità che, per sopravvivere e non morire di nostalgia, furono costrette ad accentuare il loro carattere fiero e a legarsi ancor di più alle loro tradizioni, mantenendo intatta la loro parlata che, pur se inquinata dal tempo, rimane e contraddistingue questi molisani di Campomarino, Montecilfone, Portocannone e Ururi (di origine albanese) e di Acquaviva Collecroce, Montemitro e San Felice del Molise (di origine croata). La lingua parlata nel Cinquecento si può ascoltare nelle piazze dei paesi albanesi e croati. Piatti di una cucina, canti, parole dure come pietre o dolci come un fiore, sono memoria ma anche indole di un popolo. La difficoltà degli Albanesi e dei Croati ad integrarsi con le popolazioni sta nello scontro tra caratteri simili forti e fieri e come tali diffidenti. Ma qui la diffidenza non ha mai avuto la meglio sul sentimento dell’ospitalità. E il Molise è terra ospitale, ricca di gesti gentili da offrire a chi viene da lontano. Anche questa è una risorsa e così il mare Adriatico. Se un giorno fu la via percorsa da Albanesi e Serbo – Croati per giungere nel Molise, nulla toglie che torni ad essere via di comunicazione per popoli, commerci e idee. Quale veicolo è più indicato dell’Arte per rafforzare i legami tra le sponde dell’Adriatico? Sei artisti provenienti da Italia, Croazia e Albania, che hanno come obiettivo da un lato quello di dare nuova linfa vitale ai paesi molisani in via di abbandono e spopolamento grazie a un nuovo “ripopolamento”, questa volta creativo, che ripercorre il percorso di quello avvenuto nel XVI secolo. Dall’altro lato cucire rapporti culturali con Croazia e Albania per creare quel ponte necessario tra le due sponde dell’Adriatico e dare vita a scambi e rapporti utili all’economia turistica e culturale. Un periodo di 07 giorni di residenza creativa, per ognuna delle due location molisane, volta a produrre prodotti di teatro danza distinti e contaminati tra loro, da presentare a fine residenza nel Festival itinerante tra i paesi coinvolti, e che permetterà agli artisti di avere a disposizione nuove produzioni completamente finanziate che potranno presentare anche successivamente nel loro percorso artistico. La prima edizione di FUTURA MEMORIA ADRIATICA grazie a questa nuova linfa artistica e culturale propone un’indagine volta a promuovere il riuso e la valorizzazione di un patrimonio abitativo e paesaggistico, dei piccoli comuni molisani coinvolti, vittime di decenni di spopolamento e abbandono, che comprenda una riflessione su architettura, tradizioni orali e artigianali, che possa divenire un campo di sperimentazione artistica e culturale. Futura Memoria Adriatica significa tornare al passato, alla scoperta degli usi e tradizioni di un popolo e trasformarli in un prodotto che guarda al futuro attraverso la memoria del suo passato. L’obiettivo principale di FUTURA MEMORIA ADRIATICA – Festival di percorsi creativi tra tradizione e innovazione, consiste nel valorizzare il territorio molisano di origine albanese e croata nelle sue bellezze più “nascoste”, raccogliendo il germe della tradizione per trasformarlo, nel presente, in un nuovo modo di abitare dei luoghi spesso sconosciuti, perché marginalizzati e abbandonati nel processo
La residenza Futura Memoria Adriatica è riservata ad artisti che operano nel campo del teatro danza provenienti da Italia, Croazia e Albania, ideato e promosso dall’Associazione Culturale Frentania Teatri, candidato al contributo della Regione Molise nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Regione Molise, Area Tematica Turismo e Cultura, Programma integrato per lo sviluppo e la promozione del turismo “Molise che incanta” e vincolato all’esito positivo dello stesso. In collaborazione con: comune di Montecilfone, comune di San Felice del Molise, Teatro Nazionale “Alessandro Moissi” di Durazzo, Associazione Culturale Kamastra, Associazione AGIMI albanesi d’Italia, Associazione APS ART – Centar za Pozorisna Istrazivanja di Belgrado. Saranno selezionati un massimo di sei artisti professionisti operanti nel teatro danza, ai quali sarà offerto un periodo di residenza artistica presso gli spazi messi a disposizione dai comuni di Montecilfone e San Felice del Molise, entrambi in provincia di Campobasso. Durante il periodo di residenza gli artisti, oltre al lavoro di studio e creazione, condivideranno il loro percorso artistico attraverso lo svolgimento di un laboratorio rivolto agli abitanti dei borghi ospitanti. devono svolgere un laboratorio rivolto agli abitanti dei borghi ospitanti.
Alla fine dei sette giorni di residenza sono previste due giornate di Festival, uno per ogni comune ospitante, dove gli artisti presenteranno il frutto del processo di creazione artistica.
E’ previsto un premio di produzione per ogni partecipante pari a euro 500,00 oltre alle spese di viaggio, vitto e alloggio.
Qui il Bando completo
Bando Futura Memoria Adriatica 2020
Di seguito gli allegati
FMA -ALLEGATO- 1-SCHEDA-DI-PARTECIPAZIONE
FMA -ALLEGATO- 2-SCHEDA-DI-PROGETTO-
FMA -ALLEGATO- 3-AUTOCERTIFICAZIONE-
FMA -ALLEGATO- 4-privacy
FMA -proroga invio candidature
PROROGA INVIO CANDIDATURE!
DEADLINE 20 SETTEMBRE 2020
Commissione Esaminatrice
commissione esaminatrice FMA2020
FUTURA MEMORIA ADRIATICA 2020
residency for artists working in the dance theater
First edition
Call for participation
Wars, hunger, tyrannies led masses of people to emigrate, to find new places and new opportunities for work and life. So it was for the Albanian, Serbo-Croatian communities who reached Molise in the mid-fifteenth century, a few years later but for the same reason: the spread of the Turks in the Balkan peninsula. Communities that, in order to survive and not to die of nostalgia, were forced to accentuate their proud character and tie themselves even more to their traditions, keeping intact their language which, even if contaminated by time, remains and distinguishes these Molisans from Campomarino, Montecilfone , Portocannone and Ururi (of Albanian origin) and from Acquaviva Collecroce, Montemitro and San Felice del Molise (of Croatian origin). The language spoken in the sixteenth century can be heard in the squares of the Albanian and Croatian towns. Dishes from a kitchen, songs, words as hard as stones or as sweet as a flower, are the memory but also the nature of a people. The difficulty of the Albanians and Croats to integrate with the populations lies in the clash between similar strong and proud characters and as such suspicious. But here mistrust never got the best of the feeling of hospitality. And Molise is a hospitable land, full of kind gestures to offer to those who come from afar. This is also a resource and so is the Adriatic Sea. If one day it was the route traveled by Albanians and Serbs – Croats to reach Molise, it does not prevent it from becoming a way of communication for peoples, businesses and ideas. Which vehicle is more suitable than Art to strengthen the bonds between the shores of the Adriatic? Six artists from Italy, Croatia and Albania, who aim on the one hand to give new life to Molise villages in the process of neglect and depopulation thanks to a new “repopulation”, this time creative, which retraces the path of that occurred in the sixteenth century. On the other hand, to sew cultural relations with Croatia and Albania to create that necessary bridge between the two shores of the Adriatic and to create exchanges and relationships useful for the tourist and cultural economy. A period of 07 days of creative residency, for each of the two Molise locations, aimed at producing distinct and contaminated dance theater products, to be presented at the end of the residency in the traveling Festival between the countries involved, and which will allow the artists to have a provision of new fully funded productions that they will be able to present even later in their artistic career. Thanks to this new artistic and cultural lymph, the first edition of FUTURA MEMORIA ADRIATICA proposes a survey aimed at promoting the reuse and enhancement of a residential and landscape heritage, of the small Molise municipalities involved, victims of decades of depopulation and abandonment, which includes a reflection on architecture, oral and artisan traditions, which can become a field of artistic and cultural experimentation. Futura Memoria Adriatica means going back to the past, discovering the uses and traditions of a people and transforming them into a product that looks to the future through the memory of its past.
The main purpose of FUTURA MEMORIA ADRIATICA – Festival of creative paths between tradition and innovation, is to enhance the Molise area of Albanian and Croatian origin in its most “hidden” beauties, gathering the germ of tradition to transform it, in the present, into a new way of living in places that are often unknown, because they are marginalized and abandoned in the process
The Futura Memoria Adriatica residency is reserved for artists working in the dance theater field from Italy, Croatia and Albania, conceived and promoted by the Frentania Teatri Cultural Association, candidate for the contribution of the Molise Region under the Pact for the development of the Region Molise, Tourism and Culture Thematic Area, Integrated program for the development and promotion of “Molise that enchants” tourism and bound to its positive outcome. In collaboration with: the municipality of Montecilfone, the municipality of San Felice del Molise, the “Alessandro Moissi” National Theater of Durres, the Kamastra Cultural Association, the AGIMI Albanesi Association of Italy, the APS ART Association – Centar za Pozorisna Istrazivanja of Belgrade.
A maximum of six professional artists working in dance theater will be selected, who will be offered a period of artistic residency in the spaces made available by the municipalities of Montecilfone and San Felice del Molise, both in the province of Campobasso.
During the residency period the artists, in addition to the study and creation work, will share their artistic path through the development of a workshop aimed at the inhabitants of the host villages.
they must carry out a workshop aimed at the inhabitants of the host villages.
Here the complete call
Call Futura Memoria Adriatica 2020
Here are the annex
FMA -ANNEX- 1-PARTICIPATION FORM
FMA -ANNEX- 2-PROJECT FORM
FMA -ANNEX- 3-SELF-CERTIFICATION
FMA -ANNEX- 4-privacy
FMA – Extension for sending application
NEW DEADLINE!
DEADLINE SEPTEMBER 20, 2020
Commission for examining
Commission for examining FMA2020